Siamo tutti dimenticabili, i 'grandi' li ricordiamo perchè bisogna portare a casa un bel voto da scuola.

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“I tipi” pubblicati il 26 ottobre

Le stelle di Dolcenera

Dolcenera parla di stelle, e lo fa attraverso un suo nuovo lavoro discografico.  Da qualche tempo è passata all’Universal. E’ stata una buona mossa. Vincente. La label le ha permesso un modo più libero di esprimere le proprie emozioni artistiche. I nuovi collaboratori le hanno dato la possibilità di essere se stessa. Senza remore. “Niente filler”, questa è stata la parola chiave che la invitava a mostrare senza filtri le proprie capacità. Da un punto di vista tecnico, la frase indica semplicemente di non creare riempitivi, o comunque canzoni che servano a occupare mero spazio sul Cd di turno. Sarà riuscita, la bella interprete salentina, con “Le stelle non tremano”, nell’intento?

A giudicare dal tempo occorso per la sua realizzazione – circa due anni e mezzo – e dall’ascolto, “Le stelle non tremano”, non possono che…emanare luce radiosa e bellicosa, visto che il timbro vocale di Dolcenera permette anche quel colore che oscilla tra dolce e amaro. D’altra parte, la cantante si chiama Dolcenera, dove il suffisso “nera” potrebbe benissimo essere assimilato al gusto aspro che, a volte, si sviluppa dalle pieghe roche della sua voce. Da un punto di vista stilistico, il nuovo album spazia in diverse direzioni, senza comunque spingersi, ad esempio, verso arrangiamenti alla Lemmy dei Motorheads , che potrebbero risultare eccessivi.

I colori che permeano il suo nuovo lavoro vanno dall’elettro – pop alle contaminazioni che i venti dell’est Europa, ormai da alcuni anni, soffiano su culture musicali più classiche come possono essere quelle francesi, spagnole e, ovviamente, italiane. Il trucco sta nel saper dosare bene questi colori: non è l’uso massiccio di essi che può creare la novità, ma piuttosto il loro utilizzo parsimonioso. È così che, ad esempio, ad un attento ascolto, è possibile notare che una certa melodia sa di balcanico, di bulgaro. Certo, come ha detto la stessa Dolcenera, non è semplicissimo dedicare attenzione a strumenti e arrangiamenti appartenenti ad altre culture. A dimostrazione, alcune cose, ha affermato l’artista, sono state scritte durante la tournée cinese: ecco, allora, che scatta non l’arbitrario, ma la ricerca musicale che viene fuori dal respirare “live”, letteralmente, un’altra cultura.

Dolcenera e i suoi musicisti hanno all’attivo una frequentazione ad ampio raggio dei generi musicali. Perciò, in questo ultimo lavoro, non manca neppure quel nascosto sapore anni cinquanta e sessanta riscontrabile anche nella produzione di colleghe d’oltreoceano. La data di uscita di “Le stelle non tremano”, 11 settembre, coincide di sicuro con l’attacco alle Torri Gemelle e all’America under attack. Tuttavia, come segnalato dall’entourage della cantante, quella data corrisponde anche al manifesto della lotta non violenta voluto dal grande Gandhi nel 1906: il titolo del nuovo album di Dolcenera, in definitiva, sta ad indicare che non bisogna avere paura.

Con Dolcenera (pianoforte e synth), nel disco sono presenti, Paolo Valli (batteria e percussioni); Antonio Petruzzelli (basso); Mattia Tedesco (chitarre); Michele Papadia (hammond e piano elettrico); Michele Monestiroli & orchestra (archi); Daniele Moretto (tromba e trombino barocco); Alessio Nava (trombone); Francesco Sighieri (cori).

Ecco i titoli dei brani presenti:

01. Niente al mondo 02. Immenso 03. Un peccato 04. Figli del caos 05. Accendi lo spirito 06. Credo 07. Il viaggio 08. 2vite 09. Fantastica 10. L’anima in una lacrima 11. Universale

Raffaele Riefoli, ovvero Raf

 

Per raccontare l’amore ci vuole delicatezza e poesia, ma per reinventarsi e lanciare successi, anno dopo anno, serve sensibilità e passione. Un mix vincente che Raf possiede di certo, tanto che lo spazio di tempo tra la pubblicazione di un album e l’altro, lascia i tanti fan italiani in trepidante attesa, pronti ad ascoltare quando la novità sarà annunciata.

E’ accaduto di nuovo: Raffaele Riefoli ha confermato che il 30 giugno 2015 arriverà il nuovo album. Del resto, c’era stato troppo silenzio dall’ultima fatica discografica dal titolo Numeri. Ben quattro anni. Inutile dire che sui social si sono scatenati tantissimi commenti di grande entusiasmo da parte di chi ascolta i suoi pezzi da anni, interpretandone il messaggio positivo contenuto tra le rime. Prosegue, intanto, “Sono Io Tour 2015” che vedrà Raf venerdì 15 maggio all’Atlantico Live di Roma. L’artista ha annunciato che durante il concerto verrà girato il video del suo nuovo singolo “Rimani tu”, secondo singolo preceduto dal brano Come una favola (presentato al Festival di Sanremo 2015) che ha segnato il ritorno di Raf sulle scene.

Giorgia Conti, giornalista web

Artisti per la cronaca

Articolo di giorgiaconti in data 20-04-2015

Dal 21 marzo è possibile ascoltare un bel brano dalle tipiche sonorità rock ballad, “McDonalds’s Angel”. La canzone, scritta e presentata dal cantautore emiliano Mimmo Parisi, è, per certi versi e intenti, accomunabile a una canzone degli Stadio, “La mia canzone per te”. Questo ultimo brano faceva parte dell’album “Diluvio universale” del 2009, lavoro che vede un apporto importante di scrittura da parte di Vasco Rossi.

Una canzone, “La mia canzone per te”, che non era stata scritta espressamente per Eluana Englaro, come dichiarato da Curreri, ma di fatto dedicata a lei in tutti i loro concerti. Infatti, in una intervista di qualche tempo fa, Curreri ha espresso “che parla dell’amore per chi siamo costretti a lasciare per sempre e quindi, in questa canzone, ci sentiamo un po’ tutti Beppino Englaro, padre di Eluana, la giovane donna lecchese rimasta in stato vegetativo per oltre 17 anni e dichiarata morto il 9 febbraio 2009”.

“McDonalds’ Angel” ha gli stessi intenti e attinge allo stesso humus: i fatti della società, la cronaca. Poi, non ci vuole molto a notarlo, i caratteri delle due storie, quella di Eluana Englaro, nel 2009, e quella di Tugce Albayrak, ragazza deceduta in seguito a un’aggressione nel 2014, sono simili nella loro drammaticità.

Agli Stadio e a Mimmo Parisi, va sicuramente il plauso per il loro impegno profuso, anche in direzioni diverse dall’ordinario aspetto commerciale previsto per la pubblicazione dei dischi.
Trovate il link per il download di “McDonalds’s Angel”qui:

Giorgia Conti, giornalista freelance

“Kablammo!”, riassume tutto l’entusiasmo degli Ash

Tornano gli Ash con ‘Cocoon’, due minuti e mezzo di puro power pop, il primo singolo tratto dall’imminente nuovo album ‘Kablammo!’ che uscirà il prossimo 26 Maggio 2015 su earMUSIC.
L’album arriva a 8 anni di distanza dal precedente Twilight Of The Innocents, annunciato originalmente come l’ultimo album in carriera per la band britannico.
“Sono gli Ash in tutto il loro splendore” dice il batterista Rick McMurray. “Un muro di chitarre con una scarica di adrenalina e un pizzico di melodia”. 
Il titolo del nuovo lavoro, “Kablammo!”, riassume tutto l’entusiasmo che gli Ash hanno provato “a ritrovarsi tutti nella stessa stanza a comporre nuova musica. Lo si può sentire in ogni singola canzone.”
Gli Ash presenteranno le canzoni di ‘Kablammo!’ in alcune date in Europa quest’estate.

kablammo

(Notizia dalla rete, a cura di Giorgia Conti)

Dall’Inghilterra rock, Chaos and the calm

James Bay, la Gran Bretagna incorona il suo nuovo (e credibile) divo rock

 


Si era intuito da tempo, al di là del clamoroso successo internazionale del singolo Hold back the river, una di quelle canzoni che ti seducono sin dal primo ascolto – rafforzata da un video visto 17 milioni di volte su youtube – che James Bay possedeva il fisico del ruolo per diventare il nuovo fenomeno dell’Inghilterra rock. La conferma arriva adesso, puntuale, con il disco di debutto del cantautore ventiquattrenne, Chaos and the calm, dodici canzoni che lui stesso ha composto, questa settimana sulla vetta della classifica degli album più venduti in Gran Bretagna con oltre 65 mila copie smerciate nei primi sette giorni dall’uscita. Una cifra notevole, anzi enorme, di questi tempi. Non a caso l’ultimo a cui era riuscita una impresa simile, vendere così tanti dischi durante la prima settimana nei negozi, nella sola Gran Bretagna, è un certo Sam Smith. Non un cantante qualunque: dopo il boom del suo album In the lonely hour ha vinto quattro Grammy Awards e con il suo tour sta trionfando ovunque, salvo lo stop improvviso causa motivi di salute seri.

(Notizia dalla rete)

McDonalds’s Angel, una storia dei nostri giorni

Tugce Albayrak
Comunicato stampa

 

Articolo di massimoalbertini in data 21-03-2015

STELLEDICARTA & ALICERECORDS annunciano il nuovo singolo di MIMMO PARISI, sensibile cantautore e chitarrista bolognese!
Il lavoro si intitola “McDonalds’s Angel” ed è già disponibile sulla rete. Il nuovo singolo di PARISI è stilisticamente ispirato al sound nobile degli 80′s, ma, come avviene sempre per i fuori classe, il rimando a un certo modo di concepire gli arrangiamenti e i suoni è più un suggerimento per gli ascoltatori che una rigida linea guida per chi, come PARISI, scrive e propone musica. Semplificando, quindi, si può dire che siamo di fronte a un genere influenzato dal neoclassicismo di marca chitarristica (vedi Malmsteen) e, nel complesso, a un Hard Rock che risente ampiamente delle temperie sociali di questi primi anni di terzo millennio.

“McDonalds’s Angel” è, da un punto di vista testuale, una canzone nata come reazione a una notizia balzata sulla rete alla fine dell’ennesimo annus horribilis – ormai dal 2007 è l’unico modo per definire i 365 giorni che si alternano nel nuovo secolo senza grandi soluzioni sociali -, ovvero, quell’evento che ha avuto come protagonista una ragazza che il popolo della rete ha definito come “L’angelo del McDonalds”.
Il fatto è, purtroppo, drammatico: due ragazzine di 13 e 16 anni, a Offenbach, in Germania, subiscono apprezzamenti non richiesti da un gruppo di giovani balordi; una ventiduenne, Tugce, le difende e, all’uscita dal locale, viene aggredita e ridotta in fin di vita.
MIMMO PARISI, cantautore indipendente, di tutta la vicenda e con infinito rispetto per la tragedia, ne ha fatto un brano struggente e nello stesso tempo, senza pretese.
Questa è una canzone fatta e presentata in punta di piedi; PARISI abbandona ai flutti della rete, come una specie di messaggio in bottiglia, le parole e le note di questo brano.

 Voto: 9, per la realizzazione e, soprattutto, per l’attenzione agli eventi che contano in questa società che dimentica presto, e senza trarre un insegnamento dalla bufera che gli gira intorno.

Qui il download:
https://www.jamendo.com/en/track/1210127/mimmo-parisi

Youtube site: https://www.google.it/#q=mimmo+parisi+youtube
Artist distribution: https://www.jamendo.com/it/artist/422708/mimmo-parisi
Label facebook: https://www.facebook.com/search/results.php?q=Mimmo+Parisi&init=public
Song’s Words: http://www.testitradotti.it/canzoni/mimmo-parisi
Reverbnation: http://www.reverbnation.com/mimmoparisi

Bob Dylan presenta le sue ombre del 2015

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Il 3 febbraio 2015 esce il nuovo album di Bob Dylan, trentaseiesimo della carriera del “menestrello del folk”, intitolato “Shadows in the Night“. Prodotto da Jack Frost, lo pseudonimo che lo stesso Dylan adopera quando ricopre le vesti di produttore, il disco non contiene alcuna composizione originale ma è una raccolta di cover di brani resi celebri da Frank Sinatra, riportati a nuova vita e resi contemporanei, da cui emergono i primi singoli “Full Moon and Empty Arms” e “Stay with Me”.

Dylan ha ammesso di avere da tempo il desiderio di realizzare un album simile, senza aver mai trovato il coraggio prima d’ora di avvicinarsi ad arrangiamenti complessi per 30 elementi riadattandoli a una band di cinque: “Il segreto di queste interpretazioni? Conoscere benissimo i brani. È stato fatto tutto dal vivo, in una sola take, due al massimo.”
“Shadows in the Night” è disponibile in formato CD, vinile + CD e digitale.

“Shadows in the Night” – Copertina & Tracklist

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01. I’m a Fool to Want You
02. The Night We Called It a Day
03. Stay with Me
04. Autumn Leaves
05. Why Try to Change Me Now
06. Some Enchanted Evening
07. Full Moon and Empty Arms
08. Where Are You?
09. What’ll I Do
10. That Lucky Old Sun

Lanciato “Sonic Highways”, il nuovo cd dei Foo Fighters

 
 

 

 

Nel 2011 i Foo Fighters di Dave Grohl conquistarono quattro Grammy. Il cd del momento titolava “Wasted Light”. Quel lavoro li fece volare in vetta alle classifiche di mezzo mondo. Sbalorditivo, per una band alternativa, quando alternativa è diventata parola vuota. Oggi che tutto pare alternativo, niente lo è. Comunque i Fighters sono veramente altro nel marasma di note e parole che soffiano in giro e il loro nuovo cd promette di raggiungere le stesse vette di “Wasted Light”. I Foo sono rock e raggiungono un pubblico enorme senza modificare il loro suono.

Grohl è il deus ex machina dei Foo Fighters, ma prima di essere l’inventore di questa band, vale la pena ricordarlo, era il batterista dei Nirvana. Ora suona la chitarra, ma questo probabilmente è solo un particolare. Per Grohl usare bacchette e tamburi o le corde di una Fender è la stessa cosa. L’importante è il risultato artistico non il mezzo. “Sonic Highways”, il nuovo album uscito in novembre, è un lavoro profondo e articolato. Grohl ne parla con impeto e passione ed è super attivo: l’anno scorso ha pure realizzato un film, “Sound City”, dove ha avuto come attore sua maestà Paul McCartney.

Sonic Highways è un’avventura artistica centrata sull’esperienza fatta dai musicisti in otto città americane. In ognuna di queste sono stati intervistati personaggi e artisti che hanno contribuito al loro nuovo album. Di conseguenza le tracce del cd sono spuntate come funghi fioriti nel sottobosco dopo la prima pioggia di settembre. Fra i nomi degli intervenuti non può non fare scalpore quello di Obama. Grohl ha dichiarato di essersi stupito per il cordiale coinvolgimento del Presidente. Infatti quest’ultimo, dopo la premiazione di un soldato, si è dedicato ai Foo con tranquillità assoluta. Dare una medaglia al valore militare e discutere di musica era sembrato a Grohl un binomio azzardato, ma i 15 minuti che il Presidente aveva promesso sono diventati tre quarti d’ora a dialogare su Stevie Wonder .

Anche la figlia dell’ispiratore di Dylan, quel Woody Guthrie spesso citato nei suoi ricordi giovanili, ha partecipato agli incontri. I nomi contattati sono stati tanti: Roky Erickson, Willie Nelson, Dolly Parton e altri. “Gli artisti fanno musica, che sia country come quella di Nelson o rock psichedelico in stile 13th Floor Elevator, poco importa: l’importante è che sia sincera e senza sovrastrutture”, hanno detto i Foo. Una tappa di particolare importanza emotiva è stata Seattle. La città dei Pearl Jam e di Jimi Hendrix, certamente, ma, soprattutto per Grohl, è il luogo dei Nirvana: “In quegli studi i Nirvana incisero il loro ultimo album, mentre i Foo Fighters vi hanno registrato il loro primo cd”, ha commentato il cantautore bolognese Mimmo Parisi, fan dei Foo sin dalla prima ora. Chicago è citato per l’intervento di Buddy Guy, guida artistica di Tom Morello e grande maestro blues. I Bad Brains e Henry Rollins sono accomunati nella puntata della capitale, Washington, indecisa tra monumenti scintillanti e sobborghi diseredati. Insomma un album, quello dei Foo, con un percorso emozionale come pochi. Alle otto città sono quindi dedicate le otto canzoni che costituiscono l’album:

  1. Something From Nothing – Guest Rick Nielsen
  2. The Feast And The Famine – Guest Bad Brains
  3. Congregation – Guest Zac Brown
  4. What Did I Do? / God As My Witness – Guest Gary Clark, Jr.
  5. Outside – Guest Joe Walsh
  6. In the Clear – Guest Preservation Hall Jazz Band
  7. Subterranean – Guest Ben Gibbard
  8. I Am a River – Guest Joan Jett
 Peter Cooper

Fortis dice “Do l’anima”: ultimo album del cantautore di “Settembre”

Alberto Fortis, il 15 ottobre è stato presso la libreria Feltrinelli di Bologna, in piazza Ravegnana. Qui l’artista ha segnalato, nella sua presentazione, che erano ben 9 anni che non presentava brani nuovi. Infatti, la sua ultima vera fatica discografica risale a “Fiori sullo schermo futuro”, poi, 6 anni fa è stata la volta della raccolta “Vai protetto” e, infine, il live “Annapolis”.

Con questo cd, titolato “Do l’anima”, Alberto Fortis celebra 35 anni di carriera artistica, una celebrazione che da un punto di vista temporale gli è costato un periodo di tempo piuttosto lungo: quattro anni. Quattro anni che hanno dato come frutto 40 canzoni che il Nostro, in due mesi di scrematura, ha suonato e selezionato fino ad arrivare al numero giusto per questo cd di inediti; ecco i titoli:

Alla mia maschera 0:54

Tu lo sai (feat. Biagio Antonacci) 4:36

Mi fa strano (feat. Roberto Vecchioni) 4:40

Do l’anima 4:07

Infinità infinita 4:56

Aldilà 3:56

È Semplice 4:06

L’Attimo 4:05

Suzy 4:23

Principe 5:03

Buonamore 6:12

A dare lustro straniero a tutto l’insieme, cosa già invalsa da alcuni anni nel mondo della musica, c’è il chitarrista e arrangiatore americano Carlos Alomar che vanta collaborazioni prestigiose come, ad esempio, quella con Mister David Bowie. La produzione finale si avvale, oltre che dello stesso Alberto Fortis, di Lucio Fabbri. La copertina è emblematica: Fortis si toglie la maschera svelando sostanzialmente niente, visto che sotto il nascondimento nasconde… niente! Segnale, questo, che l’artista è un individuo sincero e che si propone per quello che è.

Hanno collaborato a “Do l’anima”, inoltre Biagio Antonacci e Roberto Vecchioni. Alla presentazione bolognese è intervenuto anche il cantautore bolognese Mimmo Parisi che oltre a portarsi a casa l’autografo di un collega che ha sempre ammirato, ha ricordato che nel 2010 ha fatto una cover di uno dei più popolari brani di Alberto Fortis, “Settembre”.

Do l’anima” è un titolo programmatico: ‘do’ e ‘la’ sono già musica, sono già note che si librano nell’aria ottobrina. I testi di questo album hanno il sapore e il valore dei suoi primi tempi artistici. I temi trattati danno importanza alla quotidianità, anche se guarnita di veli che sembrano non voler svelare tutto. In fondo è il segreto delle canzoni d’autore quella di lasciare che la luce non batta su tutto il paesaggio sonoro e poetico.

Il cantante, oltre alla presentazione del 15 ottobre alla Feltrinelli di Bologna, ha pianificato un vero mini tour per annunciare la buona novella: Milano e Torino (8 e 9 ottobre), alla Feltrinelli di Genova il 10 ottobre (Via Ceccardi 16 – ore 18.00), poi il 16 ottobre a Roma (via Appia Nuova 427 – ore 18.00). E’ il caso di ricordare che Alberto Fortis, da cantante schietto e spontaneo, promuove il suo lavoro non solo con illustrazioni verbali e ascolto del cd, ma, cosa veramente lodevole, anche accennando la melodia con voce a cappella. Su consiglio di Lucio Fabbri, la linea portata avanti da Alberto in questo nuovo lavoro è stata quella di privilegiare la melodia su tutte le altre sue indubbie capacità compositive. L’album è stato pubblicato il 30 settembre e presentato ufficialmente il 6 ottobre, al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano (Via Rivoli, 6).

 

Copertina di Alberto Fortis Quando un cantautore è davvero… Fortis!

Alberto Fortis

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