
Chi è mio padre? A questo quesito risponde l’opera arrivata al secondo posto, il romanzo “La più amata” di Teresa Ciabatti. Il quesito dell’autrice non mancherà di appassionare i lettori. Chi è Lorenzo Ciabatti? Il medico benefattore che ama i poveri o un uomo calcolatore, violento? Un potente che forse ha avuto un ruolo in alcuni degli eventi più bui della storia recente? Sua figlia, Teresa, decide di scoprirlo, e si ritrova immersa nel liquido amniotico dolce e velenoso che la sua infanzia è stata: domande mai fatte, risposte evasive.
Sono parole che scrive Ruggeri nell’ultimo capitolo di «Sono stato più cattivo». E ancora: «L’ho fatto ora perché ho compiuto 60 anni e perché probabilmente mi sento meno impacciato nel raccontare di persone che non vivono più in questo mondo e di altre che non vivono più nel mio mondo».
“Le otto montagne” di Paolo Cognetti, infine, è il libro che chiude questa classifica voluta dal formidabile gruppo dei lettori on line. La madre di Pietro, un ragazzino di città, lavora in un consultorio di periferia. Il padre è un chimico, e torna a casa ogni sera carico di delusione. I due coniugi, pur in un’esistenza lineare, sono uniti dalla passione comune per la montagna: dove si sono conosciuti e innamorati. Ed è in montagna che, nel paesino di Graines, avviano loro figlio Pietro. Lì trascorrerà tutte le estati in quella Val d’Ayas “chiusa a monte da creste grigio ferro e a valle da una rupe che ne ostacola l’accesso” ma attraversata da un torrente che lo incanta dal primo momento. E lì ci sarà Bruno, che ha la sua stessa età ma si occupa del pascolo delle vacche e ha una visione naturalistica dell’esistenza.
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