Il negoziatore: ma che razza di professione è?

Chi, prima di vedere il film, era a conoscenza di questa professione? Probabilmente pochissimi.

Sì, insomma, non è che capiti mai che qualcuno si presenti come Pinco Pallino, di mestiere… negoziatore. Comunque,ieri, 27 marzo, alle 20.59, è tornato in TV uno dei polizieschi più belli degli anni Novanta, Il negoziatore, film che ricordiamo per le notevoli performance dei due protagonisti, Samuel L. Jackson e Kevin Spacey. Ancora una cosa, questo film sembra proprio lo specchio di una società marcia: alla fine, dopo che tutti lo volevano morto, del protagonista ferito e, ormai clamorosamente innocente, si dice che è un agente!

Il film: Un negoziatore di ostaggi (Jackson), uno dei più bravi della polizia di Chicago, viene accusato di omicidio. Lui dice di essere stato incastrato. Abbandonato da tutti i suoi ex amici e davanti alla possibilità di vivere il resto della sua vita in galera, decide di sequestrare a sua volta una serie di ostaggi all’interno di un palazzo. Alcuni di questi potrebbero essere i colleghi che lo hanno incastrato. Tutto quello che vuole è dimostrare la propria innocenza. Ma di chi può fidarsi nel momento in cui tutti lo vogliono morto? A quel punto è lui a chiedere la presenza di un altro negoziatore sulla scena (Spacey). Un altro professionista con cui comunicare durante la crisi e iniziare una battaglia psicologica che porterà alla verità.

Dietro le quinte: Il film era stato inizialmente proposto a Sylvester Stallone che avrebbe interpretato il ruolo di Spacey. Quest’ultimo invece avrebbe interpretato il ruolo di Samuel L. Jackson.

Perché vederlo: Il negoziatore è un ottimo esempio di grande film d’intrattenimento che ha l’aria di un b-movie. Una storia che strizza l’occhio al cinema statunitense degli anni Settanta e che ci offre thriller, azione e dialoghi solidi recitati in maniera perfetta dai due attori a gara di bravura. Sono loro la ragione per cui questo film è ancora ricordato.

La scena da antologia: L’entrata in scena di Kevin Spacey dopo mezz’ora di film. Lo incontriamo nel momento in cui sta negoziando una crisi familiare nata da una lite tra la moglie e la figlia: “Una volta ho convinto un tizio a non far esplodere un grattacielo, ora non riesco a convincere mia moglie a uscire dalla camera da letto!”.