TUTTOROCKSOUND

Siamo tutti dimenticabili, i 'grandi' li ricordiamo perchè bisogna portare a casa un bel voto da scuola.

Evento culturale per la ricerca e l’innovazione

Premio per il Mezzogiorno

Una manifestazione, un Premio, che cerca di mettere in luce l’altra faccia del sud.

«Anche i riconoscimenti di questa 42ª edizione del Premio Dorso, intendono dare sempre più visibilità all’altra faccia del sud. Quella efficiente, auspicata da Guido Dorso, quella classe che fa profitti, che promuove iniziative vincenti, che vuole indicare quei percorsi operosi nel mondo dell’imprenditoria, della ricerca, dell’innovazione, non un Sud delle lamentazioni ma protagonista del suo sviluppo», ha spiegato Nicola Squitieri.

Destinatari quest’anno per le varie sezioni della 42ª edizione sono: Giancarlo Coraggio, presidente della Corte Costituzionale (istituzioni); Marino Niola, docente nell’università Suor Orsola Benincasa di Napoli (cultura); Pietro Aleardo Siciliano, Istituto di Microelettronica e Microsistemi del Cnr di Lecce (ricerca); Elda Morlicchio, già rettore dell’università L’Orientale di Napoli (università).

Seguono, Alberto Quadrio Curzio, professore emerito di economia politica dell’università Cattolica (economia); Vito Grassi, vice presidente di Confindustria (imprenditoria); Gloria Giorgianni, amministratore unico casa di produzione Anele (editoria multimediale); suor Cecilia Messina – Centro polifunzionale “Cardinale Corrado Ursi” di Napoli (terzo settore).

La sezione ordinaria è stata assegnata alla dottoressa Gerarda Fattoruso, università del Sannio, per il progetto “Processi decisionali per il miglioramento delle attività industriali nel Mezzogiorno”.

Finalisti in lizza Premio Universolibero2021

Tour letterario Premio Universolibero2021
ll tour letterario online Premio Universolibero 2021 che si conclude questo autunno, presenta gli scrittori finalisti.

I lettori che hanno presentato le opere alle quali sono particolarmente legati, sono sostanzialmente co-protagonisti insieme agli autori dei romanzi. Quest’ultimi sono stati letti online grazie alla partecipazione di varie testate giornalistiche  come ad esempio e fra le altre, Bigmoon o Tuttorocksound. Come sempre, la loro risposta è stata di grande supporto all’Organizzazione del Premio che, senza ombra di smentita, ogni anno mette in campo tutta la passione possibile affinché la lettura abbia sempre più spazio nella vita sociale.

Comunque per questa puntata targata 2021, i nomi rimasti in lizza sono sei. Sei protagonisti che hanno avuto un incontro con un pubblico diverso da quello canonico delle librerie. Non poteva essere altrimenti. Ma il futuro si chiama web. Quindi i nomi proposti in estate dai loro ‘aficionados’ rispondono ad Andrea De Carlo con Il teatro dei sogni (Feltrinelli), Marco Balzano con L’ultimo arrivato (Sellerio), Carmen Pellegrino con Cade la terra (Giunti), Mimmo Parisi con Nemmeno il tempo di un abbraccio (PlanetEdizioni), Paolo Colagrande con Senti le rane (Nottetempo) e Vittorio Giacopini con La Mappa (Il Saggiatore).

Fuori concorso ha ricevuto grande attenzione un classico del postmoderno di Don DeLillo, Rumore bianco. ll giornalista Marco Serato ha partecipato come giuria di qualità, dando ai finalisti dell’edizione in corso un suo personale voto.

Teenager e letteratura

NEMMENOtuttobene

Letteratura. Dire “Tutto bene”, in tempo di pandemia, è un autentico atto di eroismo. E quest’ultimo corrisponde esattamente al comportamento dei ragazzi che, da quando l’evento inatteso del coronavirus ha invaso il mondo conosciuto, tengono duro. Pertanto, ecco due testi che prevedono come target di lettori, i teenager. Quindi, Tutto bene (Rizzoli, pag. 216) un recente libro pubblicato da Nicolas Paoluzzi. Oltre a questo romanzo si presenta oggi anche Nemmeno il tempo di un abbraccio (PlanetEditore, pag. 142), libro scritto da Mimmo Parisi e che è strettamente  contiguo al fatto epocale che riempie da un anno la nostra vita.

Trama di Tutto bene

Lana ha diciassette anni e vive in un piccolo paese della provincia abruzzese affacciato su una vallata. Le sue giornate scorrono tranquille: le amiche, il liceo classico, una famiglia che non le fa mancare niente, l’attesa di un amore che possa davvero scaldarle l’anima. Una vita normale, apparentemente perfetta. Già, apparentemente.

Ma cosa succede quando la superficie di questa perfezione viene graffiata, scalfita, spezzata? Quando improvvisamente i tuoi punti fermi vacillano, e le figure più importanti rivelano tutta la loro fragilità e il loro bisogno di essere protette? Quando proprio le persone che pensavi di conoscere meglio – l’amica del cuore, un fidanzato che sembrava il principe azzurro – sono quelle che ti spiazzano, ti deludono, ti abbandonano, ti fanno più male? Tutto bene è un libro sincero, intenso, coraggioso, e parla proprio di questo: di quanto la ricerca della perfezione sia nient’altro che un’illusione da abbandonare subito, prima che possa lasciarci senza fiato; di quanto le parole che non diciamo finiscano per consumarci dentro; di quanto cambiare e crescere spaventi eppure sia necessario per costruirsi da zero.

Nemmeno il tempo di un abbraccio

Nico e Stella appartengono a classi sociali diverse. Il Covid-19 li costringe a conoscersi. Lui ha una patologia agli occhi e deve sopportare anche il dramma della perdita del lavoro del padre. Lei, in uno slancio di affetto definitivo, gli fa capire che il mondo è complesso e che – tuttavia – c’è sempre una soluzione, una speranza. Questo in estrema sintesi il filo narrativo che non mancherà di appassionare i lettori.

Tuttavia, fra le pagine di una storia immaginata come realtà drammaticamente vissuta all’indomani dell’avviso dell’allora presidente del Consiglio, Giuseppe Conte – era il 9 marzo 2020 quando il suo avviso arrivò agli italiani che guardavano increduli la tv, o erano indaffarati ancora nel traffico – vi è il tentativo da parte del romanziere di esaminare una società che difficilmente si fa scalfire anche da situazioni estreme.

Giorgia Kaufmann, La sarta di Parigi. Romanzo

La sarta di Parigi

Avevo quindici anni quando avevo conosciuto Thomas, sedici quando ci eravamo innamorati. Diciotto quando avevo lasciato Laurin e il professore a San Gallo. All’epoca non lo sapevo, ma ero una bellezza naturale; fresca, vibrante e selvaggia come il profumo che Charles aveva creato per me. Ora, nuda davanti allo specchio, a trentacinque anni, le rughe iniziavano a danzare intorno agli occhi e alla bocca e la mia pelle aveva perso un po’ della sua luminosità. La ragazza che Thomas aveva conosciuto non esisteva più.

Georgia Kaufmann, La sarta di Parigi, p. 245

Teresa Ciabatti, libri

Teresa Ciabatti, Sembrava bellezza. Mimmo Parisi, Nemmeno il tempo di un abbraccio
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Il tempo è il fil rouge che cuce le parole del nuovo romanzo, Sembrava bellezza, di Teresa Ciabatti. Tempo che passa, che invecchia, che sforma, che cambia. Tempo che uccide, in alcuni casi, che regala più vita, in altri.
Il tempo impietoso che scivola tra le dita e non si fa trattenere. Quasi mai.

Il titolo del libro evoca subito “qualcosa di perduto”, come ha raccontato la scrittrice in un’intervista a cura di Ilaria Gaspari su 7 del Corriere della Sera.
Quel “sembrava” ci riporta indietro, sempre più indietro, alle radici della giovinezza – che non è uno stato di grazia, ma un’età crudele – fino all’istante in cui qualcosa di tragico è accaduto cambiando per sempre i destini dei personaggi.

In questo viaggio a ritroso scopriamo la storia di tre donne, una delle quali, quella che dice “io” in maniera spavalda, è la scrittrice protagonista, e tante altre ne incontriamo. Sono madri, figlie, sorelle, amiche.

Il secondo libro che presentiamo in questo fine gennaio, è Nemmeno il tempo di un abbraccio, di Mimmo Parisi. I protagonisti sono due sedicenni. Quando il 9 marzo del 2020 il presidente Conte annuncia il lockdown in Italia, essi sono lì, davanti alla tv. Come tutti.

E come tutti sperano che sia una situazione breve. E che non lasci dietro se disagi eccessivi. Non sarà così. Per loro inizia e termina, nell’arco della prima ondata del virus, un dramma personale. Nico e Stella appartengono a classi sociali diverse, è il Covid-19 che li costringe a conoscersi. Lui ha una patologia agli occhi e deve sopportare anche il dramma della perdita del lavoro del padre. Lei, in uno slancio di affetto definitivo, gli fa capire che il mondo è complesso e che – tuttavia – c’è sempre una soluzione, una speranza.

‘Senza colpa’ e altri romanzi

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Senza sospettare di nulla e comodamente seduta sul treno diretto nello Yorkshire per raggiungere il commissariato di Scarborough, Kate Linville viene fermata da una donna in fuga da qualcuno che la sta inseguendo. Una persona qualsiasi non saprebbe cosa fare, Kate Linville, invece, è un’agente investigativo di Scotland Yard che nel pericolo o in intricate indagini si trova a suo agio. Charlotte Link torna in libreria con un nuovo giallo con protagoniste, oltre all’affezionata Linville, due donne che non si conoscono ma che entrambe sono state perseguitate da uno sconosciuto in possesso della stessa arma con cui ha sparato in tutti e due i casi.

Charlotte Link, Senza colpa. Le indagini di Kate Linville. 3.

Nemmeno il tempo di un abbraccio

Nemmeno il tempo di un abbraccio (PlanetEdizioni, pag. 142) è il PRIMO – straordinario! – romanzo italiano ambientato, scritto e pubblicato ai tempi del Covid-19. Il libro cartaceo è arrivato negli store il 15 dicembre 2020. Nico, che ha una patologia agli occhi ed è in attesa di un trapianto, rimane intrappolato a Bologna durante il lockdown del 9 marzo 2020. Dal suo balcone in periferia conosce Stella che appartiene a una famiglia agiata. I due sedicenni vivono l’unico amore permesso dal coronavirus, quello della distanza. Quando il 3 giugno pensano di fare la loro prima vera passeggiata insieme, il destino non permette a Stella di presentarsi al loro appuntamento. Che è rimandato per sempre.

Mimmo Parisi, Nemmeno il tempo di un abbraccio

 

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Zia Camilla la trovi in riva al lago di Garda a passeggiare, con borsetta e cappellini sempre molto vistosi, così eccentrici da essere soprannominata dai più come “la regina”, ricordando la nobile di Buckingham Palace. Sempre gioiosa e felice, zia Camilla è un personaggio a cui il lettore si affeziona da subito, per la quale si farebbe di tutto per sconfiggere con lei il brutto nemico Alzheimer, che un giorno ha fatto capolino nella sua vita. Andreina è la nipote e da sempre ha visto la zia solare e allegra donarle la gioia della vita, anche adesso che Andreina è adulta e ha due figli. È uno dei migliori libri nell’affrontare il tema della malattia.

Mariapia Veladiano, Adesso che sei qui

Nemmeno il tempo di un abbraccio, romanzo

Uscito nelle librerie e negli store ‘Nemmeno il tempo di un abbraccio’, versione cartacea

Uscito nelle librerie e negli store ‘Nemmeno il tempo di un abbraccio’, versione cartacea
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La data di uscita è il 15 dicembre. Il libro è dello scrittore bolognese Mimmo Parisi, Nemmeno il tempo di un abbraccio (PlanetEdizioni pag. 140).

Si tratta dell’attesa versione cartacea di un romanzo già pubblicato in ebook. Il nome del libro nasce mentre in tv passano i camion militari che, a Bergamo, trasportano verso la loro ultima destinazione le vittime della pandemia. Sembra un secolo fa, ma era solo il 18 marzo 2020.

La colonna di mezzi militari apparve al romanziere Mimmo Parisi una sorta di teatro di guerra. Come tutti gli italiani, dovette subire l’emozione di un evento inatteso. E, per quel che possa valere in un frangente del genere, ingiusto. Da lì l’omaggio a quei signori che, senza… Nemmeno il tempo di un abbraccio da parte dei parenti, degli amici, uscivano di scena.

Questa prova letteraria è per l’autore l’occasione per cimentarsi in un genere che ama particolarmente. Si tratta di uno stile che da qualche anno è in voga nel mondo dei teenager, la letteratura Young Adult. Essa  nasce per un pubblico giovane ma è sostanzialmente trans generazionale.

Infatti non manca di appassionare anche gli over 40, i quali non si perdono un’uscita in libreria della loro narrazione epica preferita. Nel caso di Nemmeno il tempo di un abbraccio, la trama – ovviamente ambientata al tempo del coronavirus – narra della pandemia vissuta da due sedicenni.

Nico e Stella si conoscono a Bologna, dai balconi. La crisi economica che si somma a quella sanitaria, rende di difficile gestione la loro esistenza. La loro è una storia che lascerà nel lettore un senso di smarrimento, ma anche di coraggio. Anche nelle situazioni più critiche – pare che dicano i protagonisti – non bisogna mai disperare.

Il romanzo è reperibile da Feltrinelli, su Amazon, da Mondadori e in tutte le librerie.

Gregorio Astolfo

Premio letterario Universolibero2020, nuovi romanzi

 

In questo dicembre segnato dai temporali, questa settimana – a cercare di liberarci dal grigio – è ospite del Premio Letterario Universolibero2020, un nuovo libro. Si tratta di un’opera uscita nel 2018, l’autore è un chitarrista popolare: Ricky Portera.

Il titolo è abbastanza intrigante, “Ci sono cose che non posso dire. Storia di vita di Ricky Portera.” L’opera è stata scritta dalla giornalista del Resto del Carlino Paola Pieragostini ed edita dall’Armando Curcio Editore. Nata come biografia dell’artista e riconosciuta con il pregio letterario di “romanzo biografico di impronta neoumanista” l’opera narra la storia di vita di Ricky Portera, storico chitarrista di Lucio Dalla (che proprio a Portera ha dedicato la canzone “Grande figlio di puttana”).

Fondatore degli Stadio, collaboratore dei più grandi artisti del panorama italiano tra cui Finardi, Berté, Ron, autore della più bella musica degli anni ’80 e ’90 oltre che autore in musica e parole di tre cd, di cui l’ultimo datato 2014. Il romanzo biografico si presenta al lettore come un viaggio del pensiero e dei sentimenti dell’uomo.

Al momento i romanzi in gara più seguiti sono i seguenti: Sandro VeronesiIl colibrì, edito da La nave di Teseo. Guido Maria Brera, La fine del tempo, edito da La nave di Teseo. Mimmo Parisi, Nemmeno il tempo di un abbraccio, edito da PlanetEdizioni). Valérie PerrinCambiare l’acqua ai fiori, edito da E/O.

Un romanzo al tempo del Covid-19

Ecco un messaggio di Mimmo Parisi, autore del primo romanzo pubblicato all’epoca del Covid-19, “Nemmeno il tempo di un abbraccio”,

“Abbiamo vissuto giorni che ricorderemo a lungo. Abbiamo subito silenzi incredibili. Abbiamo lasciato grevi passi in piazze deserte. Abbiamo cancellato rapporti parentali ed amicali. Fatto file per il pane e le mele rosse. Guardato all’amuchina come all’unico rimedio contro un virus che – come alcuni uomini sciagurati – si è auto proclamato re, mettendosi in testa una corona.
E abbiamo scritto romanzi come reazione e rabbia, verso un evento che avrebbe dovuto trovare asilo solo in un B-movie. “Nemmeno il tempo di un abbraccio” è stato il mio modo di vivere il lockdown; fra le sue righe ci abito anch’io. Forza, ce la possiamo fare!”

Fulvio Abbate, Mimmo Parisi, libri

Il coronavirus ha messo in moto – non poteva essere altrimenti – gli autori di libri. Fra quelli che si sono ispirati direttamente a questo evento epocale vi sono Fulvio Abbate e Mimmo Parisi. Del primo lo ricordiamo come già autore, tra gli altri, dei romanzi La peste bis (1997), Teledurruti (2002), Pasolini raccontato a tutti (2014), LOve. Discorso generale sull’amore (2018) e I promessi sposini (2019).

Ora è tornato negli store on line con La peste nuova, in e-book per La Nave di Teseo. In questa nuova opera, che esce a distanza di ventiquattro anni da La peste bis e richiama inevitabilmente in chi legge il dramma del Covid-19 che attualmente stiamo vivendo nelle nostre città, 

Storia della Peste nuova

Abbate descrive una città imprecisata dove imperversa una violenta epidemia e le persone chiuse in casa in quarantena si trovano a dover far fronte all’ordine stravolto delle cose. Incluso il protagonista del libro, un originale inventore di barzellette che risponde al nome di Guido Battaglia, personaggio dal pensiero eccentrico e sarcastico che lungo tutta la narrazione si esprime cavalcando l’onda del paradosso, con l’effetto di provocare nel lettore quello sconcerto che deriva dalle storie giocate sull’assurdo. 

Di Mimmo Parisi – che è stato incluso come libro in concorso al Premio letterario Universolibero 2020, prima della pubblicazione ufficiale – citiamo Nemmeno il tempo di un abbraccio. Ovviamente quel ‘tempo di un abbraccio’ mancante è quello delle vittime della pandemia, costretti a congedarsi dalla vita in modo gramo.

Soli e inavvicinabili da chiunque. Nemmeno dai parenti stretti. Un storia scritta sull’onda dell’emozione suscitata dalla visione dei camion dell’esercito carichi di bare solitarie, in una Italia in balia di città spettrali e senza ombre. 

Trama di Nemmeno il tempo di un abbraccio

È il 9 marzo 2020 quando il lockdown blocca l’Italia. I due giovani, come tutti gli italiani, sono confinati in casa; e sui balconi: il loro luogo “d’incontro”. Nico, non bastasse il casino della pandemia, vive anche affannosamente una patologia agli occhi; ed è in attesa di un trapianto. Anche Stella ha problemi di salute, ma per non aggravare l’ansia del ragazzo, gli nasconde il suo stato. Lui abita in una modesta casa, di fronte alla megavilla di lei, appartenente a una famiglia che compra azioni della Ferrari. I due vivono l’unico tipo di amore permesso dal Covid-19, quello degli sguardi dai balconi e delle dichiarazioni al computer.

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