Anime salve alle pendici del vulcano

Di Redazione | 13 agosto 2014

L’evento, che si terrà sabato 30 agosto, si chiama come l’ultimo album inciso dal cantautore di origini genovese. A esibirsi saranno nomi noti del panorama musicale, da Rita Pavone a Dolcenera e Paolo Belli. Il giorno prima, però, sarà la volta del contest Voci del Mediterraneo che vedrà affrontarsi giovani artisti emergenti provenienti da tutta Italia

Fabrizio De Andrè_interna

Una serata per ricordare Fabrizio De Andrè e un evento dedicato ai giovani artisti emergenti. Il Comune di Milo ospiterà venerdì 29 e sabato 30 due eventi intitolati al cantautore genovese nell’anfiteatro che porta il nome di Lucio Dalla. L’appuntamento del 30 si chiama Anime salve, come il titolo dell’ultimo album di De Andrè e Ivano Fossati inciso nel 1996. A organizzarlo è Franco Battiato, in collaborazione con l’Associazione nazionale italiana cantanti e il Comune milese. Un momento per ricordare una figura fondamentale per il panorama artistico italiana attraverso i racconti della moglie Dori Ghezzi e del figlio Cristiano De Andrè. Con loro, oltre a Battiato, si esibiranno Rita Pavone, Enrico Ruggeri, Dolcenera, Paolo Belli, Enrico Cremonesi, Attilio Fontana e Fausto Mesolella. Presenterà l’evento Red Ronnie.

Ma il giorno precedente sarà la volta del premio Voci del Mediterraneo. Un contest al quale parteciperanno giovani esordienti provenienti da tutto il Paese. I migliori tre avranno la possibilità di esibirsi nella serata successiva.

Un grande ammiratore di Fabrizio, è sicuramente Mimmo Parisi. Per questo cantautore e per la sua Stratocaster Marshalldipendente è disponibile sui digital store ‘Dammi una mano’, brano che anticipa l’album d’autunno che titola ‘La polvere del ring’. Sul suo canale Youtube è possibile anche vedere il videoclip associato al brano. La canzone ha come tema il ‘curioso atteggiamento’, giusto per usare un eufemismo, di chi si interessa di fatti importanti usando una profonda superficialità. L’ossimoro si impone perché esistono personaggi che creano continuamente neologismi improbabili per indicare disturbi e patologie che avrebbero bisogno di altra attenzione. Cosa c’è di inaccettabile nelle parole cieco, sordo, zoppo o altro? Questi ‘studiosi’ apparentati all’Accademia della Crusca sono dei giocolieri della parola, essi inventano termini e perifrasi pensando di poter modificare la realtà. Così, dopo gli audiolesi, sono nati i visulesi! Le parole non possono modificare la sostanza delle cose: ciechi e non vedenti sono sinonimi e non muteranno di una virgola lo status dei fatti. Per contro, se qualcuno ha bisogno, diamoci da fare… ma per favore: non a parole! Ecco, questo è il filo conduttore della canzone “Dammi una mano” del cantautore bolognese Mimmo Parisi.

 

[Foto di Wikimedia commons]