Siamo tutti dimenticabili, i 'grandi' li ricordiamo perchè bisogna portare a casa un bel voto da scuola.

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Nick Cave parla del suo passato

Nick Cave

Foto: Kimberley Ross

Su Red Hand Files, il sito che da poco più di un anno utilizza per dialogare col pubblico, Nick Cave ha parlato di sostanze tossiche. Craig, da Leeds, Inghilterra, gli ha chiesto se, da sobrio, ha mai sentito le stesse sensazioni provate usando ‘adorabili sostanze’.

“Non sono sicuro di aver raggiunto gli stessi picchi da sobrio”, ha risposto Nick Cave, “ma di certo non ho raggiunto i livelli infimi a cui sono giunto assumendo quelle ‘adorabili sostanze’: sono stato malmenato nelle stazioni di polizia, sono stato reso disumano nelle cliniche di riabilitazione”.

Poi ha continuato, parlando di esperienze di quasi morte, di pensieri suicidi. Cave ha aggiunto: “sono passato da una overdose all’altra, ho perso ogni motivazione, ho avuto le ossa rotte, sono stato spennato, mi piaceva Charles Bukowski, ero incapace di provare piacere fisico e nei rapporti sociali”.

Il cantante che da sempre ha contestato chi non aveva un proprio pensiero, ha confessato di essere passato proprio dalla parte di quel tipo di individuo: “ho assunto la mentalità del gregge, ho avuto amici morti, relazioni sbagliate, ascessi, incidenti stradali, psicosi, ho letto lo Hobbit, sono stato vittima di malnutrizione e impotenza creativa, ho perso una quantità incredibile di tempo, cantavo male (ci sto ancora lavorando), parlavo male (sto lavorando anche su questo), ho avuto malattie potenzialmente letali, e non ho telefonato a mia madre nel giorno del suo compleanno”.

Nick Cave, notizie

 

Oggi si parla di Nick Cave. Punto di riferimento per l’articolo è il puntuale sito italiano del nostro personaggio, Nick Cave.it. Buona lettura.

Mimmo Parisi, cantautore

Nicholas Edward Cave nasce a Warracknabeal, in Australia, il 22 Settembre 1957.

Sua madre era una bibliotecaria di nome Dawn, suo padre un insegnante d’inglese e letteratura di nome Colin, egli sarà una figura determinante nella sua vita.

Nick ha avuto i primi approcci con il canto nei cori della scuola di Wangaratta, città dove i Cave si trasferirono, e nel coro della “Caulfield Boys Grammar” a Melbourne ed è proprio lì che avviene il suo primo incontro con Mick Harvey.

Dopo soli due anni di frequentazione della “Art School”, Nick lascia gli studi e mette su, proprio insieme al suo amico Mick, polistrumentista che lo accompagnerà sino ad oggi, una band: i The Boys Next Door. Siamo nel 1973 ed in breve tempo i The Boys Next Door diventano noti in Australia, dove tengono centinaia di concerti.

Membri della band, oltre Nick e Mick Harvey, sono Tracy Pew e Phil Calvert, e nel 1978 si unirà a loro Rowland S. Howard. Il loro stile è evidentemente orientato al punk, influenzato dalle sonorità che arrivano da oltreoceano.

La band, prima di sciogliersi, riesce anche nell’impresa di pubblicare un disco: Door, Door preceduto dal singolo These Boots Are Made For Walking.

The Boys Next Door, Biografia

Boys Next Door
Come detto, però, per la band erano pronti dei forti cambiamenti.

La formazione cambiò il proprio nome in The Birthday Party, si spostarono, nel 1980, da Melbourne a Londra e la loro musica si evolvette dall’acerbo punk iniziale verso sonorità più mature che strizzano l’occhio al blues, alla crudezza di un punk più ragionato e a suoni claustrofobici.

Sul palco l’impatto è notevole, Nick si lascia spesso trascinare dalla potenza e dall’energia della loro musica mettendo in scena delle vere e proprie opere teatrali, caratterizzate da urla, provocazioni, stage-diving, tutte cose che permetteranno alla band di esser notata in tutto il Regno Unito.

Dopo aver pubblicato molti album ed aver riscosso molti successi, la band si sfalda. Nick e Rowland S. Howard non riescono più a lavorare assieme e il gruppo, corroso dalle droghe, si scioglie nel 1983.

Birthday Party, Biografia

Birthday Party

 

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