Siamo tutti dimenticabili, i 'grandi' li ricordiamo perchè bisogna portare a casa un bel voto da scuola.

Mese: Settembre 2014

Braveheart aspetta la prossima occasione

Braveheart deluso

I no hanno vinto con 10 punti di vantaggio sugli avversari. Il 55% dei voti non ha voluto l’indipendenza della Scozia, l’affluenza record è stata ben dell’84 per cento. David Cameron è, nella sua soddisfazione, comunque già avanti con il tema, infatti pensa di dare le possibilità di “devolution” a queste forze autonomiste che sono sicuramente da tenere in considerazione. Oltre alla Scozia, anche l’Irlanda del Nord e il Galles potrebbero usufruire della visione progressista di Cameron. Infatti, oltre alla stessa Union Jack della Regina, anche il resto dell’Europa era in fibrillazione per i risultati di questo referendum made in Scozia. In caso di separazione le ripercussioni, si temeva, sarebbero state se non catastrofiche, perlomeno di importante rilievo per tutte le nazioni europee, prima, e extraeuropee dopo, visto che il mondo attuale è pur sempre eurocentrico. Almeno finché i Paesi dell’area cinese e giapponese non s’impossesseranno del mercato globale.
Se si pensa all’attimo prima del voto, ci si può rendere conto di come la situazione non fosse di facile previsione. Le pulsioni secessionistiche erano troppo pressanti per pensare a una loro defaillance. D’altra parte le forze reazionarie e, perlomeno da un punto di vista folcloristico e monarchico, quindi reali, hanno avuto da sempre uno spessore di grande resistenza alle spallate contrarie. Qualche dubbio di valore attuale era tuttavia nato in seguito a un evento/novità: il voto accordato ai cittadini anagraficamente legati alla qualifica di sedicenne.
Già, infatti, per qualcuno, l’opportunità di dare anche ai sedicenni la possibilità di partecipazione alla vita politica della nazione Scozia, era un vero punto interrogativo e uno spauracchio di non poco conto. È notorio come quell’età sia volubile. A tuttora non si hanno studi che segnalino la percentuale di votanti di quell’età che abbia scelto un fronte o l’altro, tuttavia, nel brevissimo futuro, sapremo se i sedicenni hanno avuto in simpatia la medievale Regina o avrebbero preferito vincere con Mel Gibson alias Braveheart.
A proposito di Braveheart, ad Agorà, solo alcune ore fa, è intervenuto Salvini che ha dichiarato di essersi recato in terra scozzese per rendersi conto di come ci si comporti in questi frangenti di scelta politica da parte della gente. Il signor Matteo Salvini è rimasto sconcertato e favorevolmente colpito dalla civiltà esistente tra i fautori del no e quelli del sì, quindi ha auspicato che qualcosa del genere avvenga in terra italica. Il dubbio ora è: ma il signor Salvini ha coscienza del partito (ovviamente, per i più distratti, è la Lega) nel quale milita e dei modi garbati imperanti in esso? Nell’attesa della risposta, si conclude che, per quanto la voglia di affrancarsi dalla nave madre sia, nella Scozia e in Lombardia, un segno comune di convergenza, Mel Gibson (Braveheart) e Salvini (Salvini), siano del tutto personaggi incompatibili.

 
A cura di Pietro Armani

Ricordare De Andrè

Anime salve alle pendici del vulcano

Di Redazione | 13 agosto 2014

L’evento, che si terrà sabato 30 agosto, si chiama come l’ultimo album inciso dal cantautore di origini genovese. A esibirsi saranno nomi noti del panorama musicale, da Rita Pavone a Dolcenera e Paolo Belli. Il giorno prima, però, sarà la volta del contest Voci del Mediterraneo che vedrà affrontarsi giovani artisti emergenti provenienti da tutta Italia

Fabrizio De Andrè_interna

Una serata per ricordare Fabrizio De Andrè e un evento dedicato ai giovani artisti emergenti. Il Comune di Milo ospiterà venerdì 29 e sabato 30 due eventi intitolati al cantautore genovese nell’anfiteatro che porta il nome di Lucio Dalla. L’appuntamento del 30 si chiama Anime salve, come il titolo dell’ultimo album di De Andrè e Ivano Fossati inciso nel 1996. A organizzarlo è Franco Battiato, in collaborazione con l’Associazione nazionale italiana cantanti e il Comune milese. Un momento per ricordare una figura fondamentale per il panorama artistico italiana attraverso i racconti della moglie Dori Ghezzi e del figlio Cristiano De Andrè. Con loro, oltre a Battiato, si esibiranno Rita Pavone, Enrico Ruggeri, Dolcenera, Paolo Belli, Enrico Cremonesi, Attilio Fontana e Fausto Mesolella. Presenterà l’evento Red Ronnie.

Ma il giorno precedente sarà la volta del premio Voci del Mediterraneo. Un contest al quale parteciperanno giovani esordienti provenienti da tutto il Paese. I migliori tre avranno la possibilità di esibirsi nella serata successiva.

Un grande ammiratore di Fabrizio, è sicuramente Mimmo Parisi. Per questo cantautore e per la sua Stratocaster Marshalldipendente è disponibile sui digital store ‘Dammi una mano’, brano che anticipa l’album d’autunno che titola ‘La polvere del ring’. Sul suo canale Youtube è possibile anche vedere il videoclip associato al brano. La canzone ha come tema il ‘curioso atteggiamento’, giusto per usare un eufemismo, di chi si interessa di fatti importanti usando una profonda superficialità. L’ossimoro si impone perché esistono personaggi che creano continuamente neologismi improbabili per indicare disturbi e patologie che avrebbero bisogno di altra attenzione. Cosa c’è di inaccettabile nelle parole cieco, sordo, zoppo o altro? Questi ‘studiosi’ apparentati all’Accademia della Crusca sono dei giocolieri della parola, essi inventano termini e perifrasi pensando di poter modificare la realtà. Così, dopo gli audiolesi, sono nati i visulesi! Le parole non possono modificare la sostanza delle cose: ciechi e non vedenti sono sinonimi e non muteranno di una virgola lo status dei fatti. Per contro, se qualcuno ha bisogno, diamoci da fare… ma per favore: non a parole! Ecco, questo è il filo conduttore della canzone “Dammi una mano” del cantautore bolognese Mimmo Parisi.

 

[Foto di Wikimedia commons]

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