Siamo tutti dimenticabili, i 'grandi' li ricordiamo perchè bisogna portare a casa un bel voto da scuola.

Tag: John Wayne

In Italia hanno vinto gli 80 denari

Ci sta tutta. Tra la crisi e l’inflazione, tra la disoccupazione e il leasing fatto per andare in vacanza (ma chi cazzo ha fatto mai passare l’idea che bisogna andare per forza in vacanza?), 30 denari non bastano più: ne occorrono almeno 80, quelli che ha dato loro il signor Renzi e che pagheremo noi facendoci ulteriormente il culo sul nostro lavoro! In sintesi, gli italiani sono affetti dalla sindrome di Giuda. Una famiglia media con quella cifra risolve niente, al massimo va in pizzeria qualche volta, ma loro si sono venduti lo stesso. Quindi e riassumendo, trionfo Renzi, ridimensionamento Grillo che ha comunque conservato la forza propulsiva iniziale, delusione Berlusconi. Le elezioni Europee e Comunali si sono trasformate in un vero plebiscito per il Partito democratico, il cui consenso è andato al di là di ogni più rosea aspettativa. Un plebiscito, sia per il partito che per il suo leader, con il voto che ha rappresentato un test sull’operato dell’esecutivo e sulla capacità degli italiani di apparentarsi al signor Giuda Iscariota. Lo stesso Renzi, del resto non ha nascosto la sua gioia: “Un risultato storico. Sono commosso e determinato a trovare altri 10 euro da distribuire per ricomprarmi, legalmente e sotto gli occhi di tutti, il voto alle prossime manovre politiche”.

Per la mia terra d’origine, la Spagna, le notizie al momento sono queste: débacle del Partido Popular, che alle europee ha ottenuto il 26,06% dei consensi (che corrisponde a 16 eurodeputati), in calo di oltre il 16% rispetto alle precedenti consultazioni. Secondo i dati forniti dal ministero dell’Interno spagnolo, con oltre il 99% delle sezioni scrutinate, scende anche il Partido Socialista Obrero Espanol, fermo al 23% (14 seggi), rispetto al 38,78% del 2009. La Izquierda Plural tiene con il 9,99%, ma a stupire è il movimento di sinistra Podemos, che conquista il 7,97%, nonostante sia nato da poco tempo.Giudizio critico di tutta la faccenda: ascoltatevi “Qui ci vorrebbe John Wayne” di Mimmo Parisi, qui: http://www.jamendo.com/it/list/a132631/…qui-ci-vorrebbe-john-wayne
Diego Romero, blogger e critico musicale

Una chitarra per Banderas

(Selezione a cura di Diego Romero, blogger e appassionato di cinema/canzone d’autore)

Per gli appassionati di eroi, pistole e chitarre, questa volta vogliamo ricordare un film un po’ datato ma sempre caliente e appassionante.

ONCE UPON A TIME IN MEXICO
C'era una volta in Messico

ANNO: U.S.A. 2003 

GENERE: Azione

REGIARobert Rodriguez

CASTAntonio Banderas,Salma HayekJohnny Depp,Willem Dafoe, Mickey Rourke, Eva Mendes, Enrique Iglesias, Ruben Blades, Danny Trejo, Cheech Marin, Marco Leonardi, Bernard Hacker.

DURATA: 97 ‘

TRAMA: Messico. El Mariachi(Antonio Banderas), indimenticato giustiziere dalla chitarra a tracolla rimasto per anni celato da un’indecifrabile alone mitico tra vita e morte, viene rintracciato e arruolato dall’ambizioso agente della CIA Sands (Johnny Depp) per eliminare le truppe golpiste del generale Marquez(Gerardo Vigil), al soldo di Armando Barillo (Willem Dafoe), potente e spietato narcotrafficante che gode del favore della popolazione messicana, abbandonata tra stenti e miserie, omaggiate dallo stesso Barillo di terre e viveri. L’ambizioso Sands, intento a guadagnare una bella somma dall’intrigo politico-terroristico orchestrato in complicità con l’agente speciale Ajedrez (Eva Mendes), per sfruttare l’aiuto di El Mariachi preme sul mai sopito desiderio di vendetta dell’eroe-pistolero nei confronti diMarquez, acerrimo nemico di lunga data e assassino dell’amata moglie Carolina (Salma Hayek) e della loro bambina…

GIUDIZIORobert Rodriguez propone per la terza volta sul grande schermo il suo figliol prodigo, El Mariachi, eroe d’altri tempi di un Messico onirico, quasi paradossale, tra pistoleri assassini, femmes fatales, duelli western all’ultimo sospiro e tanto, tanto sangue condito da un certo gusto per l’atroce e lo splatter. Premettendo di rigettare subito il parallelismo tra il maestro Tarantino e il buonRodriguezC’era una volta in Messico è un piacevole film d’intrattenimento, sicuramente meno surreale e sentimentale del precedente, sempre interpretato dall’affascinante Antonio Banderas, pellicola comunque accattivante e dalle atmosfere coinvolgenti e fracassone. Tra omaggi a Sergio Leone e musiche spagnoleggianti, ricche di ritmo e pathos e spesso accompagnate dal canto degli attori, la pellicola scorre con sporadici picchi d’emotività e senza grossi rallentamenti nella narrazione, nonostante non presenti particolari trovate o sequenze memorabili rispetto al già citato prequel, l’ottimo “Desperado”. Buona caratterizzazione dei personaggi, su tutti il già citato e collaudato El Mariachi e l’agenteSands, interpretato da un Johnny Depp particolarmente ispirato e finalmente disposto, a suon di dollari, ad offrire il suo enorme talento alle grandi produzioni hollywoodiane, come in “Pirates of the Caribbean”. Trama spettacolarizzante e truculenta dai toni forzatamente leggendari, fotografia davvero riuscita a tinte forti, molto luminosa e sgargiante nel trasudare l’aria afosa del Messico, scenografie davvero riuscite in un contesto tuttavia non d’eccezione e sicuramente migliorabile.
VOTO6,5

INTERPRETI

Antonio Banderas7,5 Perfetto e surreale nei panni di El Mariachi, autentico eroe d’altri tempi.

Johnny Depp7,5 La pellicola punta molto sulla sua presenza, sia nel lancio pubbliciatario che nel supporto alla sceneggiatura. Ispirato come sempre.

Salma Hayek6 Poco più di un cameo per la bella Hayek, impegnata nelle riprese di “Frida”.

Bene, a proposito di pistole e ambienti selvaggi che come sinfonia perenne hanno il bang di qualche canna infuocata, potete ascoltare e vedere, a seguire, il videoclip “Qui ci vorrebbe John Wayne”, canzone scritta dal cantautore Mimmo Parisi.

http://www.youtube.com/watch?v=rakuoJZwoCE&list=UUUJzvgah1nDZlsvkrL1W7fw

ONCE UPON A TIME IN MEXICO

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